Scopriamo… la Sardegna

Salve a tutti, oggi andremo ad esplorare la Sardegna. Conosciamo tutti la regione per il suo mare, la sua costa e I posti più frequentati dai VIP, ma forse pochi sanno che la Sardegna ha un cuore ricco di posti meravigliosi bisogna solo scavare un po’ più nell’interno e non fermarsi solo alla parte esterna.

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L'ISOLA CHE C'È. INTERVISTA AL DIRETTORE DEL PARCO DELL'ASINARA

Il Parco Nazionale dell’Asinara si trova sull’omonima isola in provincia di Sassari, nel comune di Porto Torres. Inizialmente, nel suo percorso storico, quest’isola era un istituto carcerario ma tutto iniziò a cambiare dopo il convegno del 1967 tenutosi a Porto Torres per la restituzione dell’isola al suo comune. Ancora più importante fu il convegno seguente, nel 1984, con l’idea di creare un parco naturale sull’isola. Grazie all’approvazione della legge sui parchi nel 1994, il 28 novembre del 1997 viene aperto il parco naturale e il 31 dicembre dello stesso anno venne chiuso definitivamente il carcere. Oggi è una superba riserva marina e naturale ideale per escursioni in bicicletta o a piedi tra natura e vecchi edifici usati come prigioni. Ma gli abitanti, più che unici, dell’isola sono senza dubbio I, circa, 90 esemplari di rari asini albini dalla fulva pelliccia bianca che si godono in beata pace il loro angolo di paradiso sardo. Per raggiungere l’isola e prendere parte alle visite guidate nella riserva ci s’imbarca dal porto di Stintino o da Porto Torres per una breve e panoramica traversata in mare.

La gola di Gorroppu, il Gran Canyon della Sardegna - GIROVAGATE - IDEE DI  VIAGGIO

Il Canyon di Gorrupo è Situato nella regione dell’Ogliastra all’interno del Supramonte delineando il confine tra Orgosolo e Urzulei. La gola di Su Gorroppu è il canyon più profondo della Sardegna e uno dei più profondi d’Europa con le sue formazioni calcaree che raggiungono i 500 metri circa. Il significato del suo nome è proprio adatto, infatti vuol dire dirupo o area scavata. La gola si è originata grazie all’azione corrosiva del fiume Rio Flumineddu, che partendo dal monte e creado delle vasche d’acqua naturali si può trovare la trota sarda e una creatura endemica, il tritone sardo, un anfibio molto raro in tutto Europa. La Gola di Gorropu è caratterizzata da forti sbalzi termici per la presenza di zone poco o per nulla esposte al sole. Pertanto questo genera un habitat naturale che ospita diversi endemismi sardi, tra i quali, l’acquilegia di Gorropu, detta altrimenti “nuragica” la quale è stata inserita dall’IUCN, fra i primi endemismi a rischio di estinzione nel Mediterraneo. A livello storico sono presenti diversi nuraghi dell’eta del bronzo e sappiamo anche che è stata usata in funzione strategico-difensiva.Scendere nella gola è possibile grazie ai diversi sentieri di varia difficoltà e durata per delle escursioni avventurose lungo il canyon e il corso del torrente. Questo posto incredibile dall’ atmosfera arcaica è ideale per chi ama mettersi alla prova dentro paesaggi duri e mozzafiato.

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Dove e quando vedere i fenicotteri rosa in Sardegna

Tra le cose insolite che si possono incontrare in Sardegna ci sono anche intere colonie di stupendi fenicotteri rosa. Questi eleganti volatili acquatici amano svernare a decine di migliaia sulle coste sarde ogni anno tra primavera ed estate, creando un impatto visivo, per chi guarda, davvero impressionante. Uno dei posti migliori per godere di questo spettacolo della natura è il Parco Regionale Molentargius, nei pressi di Cagliari che dal ’99 questa vasta riserva naturale ospita e protegge una gran varietà di flora e fauna che abitano il Mediterraneo. Tuttavia nell’isola ci sono anche altri siti dove poter ammirare i fenicotteri rosa, tra questi la laguna di San Teodoro nella Gallura, a Cabras, a Santa Giusta vicino Oristano e in località di Sa Curcurica nei pressi di Orosei.

Cavallini della Giara - Picture of Albergo Diffuso Il Mandorlo, Baressa -  Tripadvisor

Tra gli altri esemplari endemici, della Sardegna, si possono trovare anche I Cavallini della Giara che prendono il loro nome proprio dalla zona in cui, maggiormente, vivono. La Giara è un altopiano basaltico diviso tra quattro comuni: Gesturi, Genoni, Tuili e Setzu. Oltre ad essere un’area meravigliosa e piena di natura anche l’uomo è riuscita a sfruttarla a suo favore. I pastori avevano bisogno di stare sull’altopiano durante tutto il periodo della transumanza quindi, dall’autunno fino alla primavera, essi vivevano in capanne chiamate pinnettas, costruzioni simili per struttura a capanne nuragiche, con base circolare in pietre e copertura di tronchi di leccio, frasche di cisto e lentisco. Alla fine dell’800 le pinnettas furono abbandonate per passare a su mesoni, struttura a pianta rettangolare con spazi più ampi e confortevoli ma con lo stesso tipo di copertura. Tornando all’origine di questo cavallo, alcuni studiosi sostengono che discenda da equini africani importati dai naviganti Fenici o Greci nel V-IV secolo a.C. Secondo altri era già stato addomesticato dalle popolazioni nuragiche un millennio prima e sarebbe quindi un discendente del cavallo selvatico presente in Sardegna già dal Neoliticoe del quale sono stati rinvenuti fossili del 6000 a.C. circa. Questi cavalli vissero allo stato brado in tutta la regione fino al tardo Medioevo e vennero usati fino agli anni ‘50 per la mietitura del grano.

Rachele Morganti

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