Ripartiamo … Lucca Comics & Games ci sarà. Non solo: rilancia e si fa in quattro

Un evento importante post corona virus!!!!

Lucca Comics & Games ci sarà. Non solo: rilancia e si fa in quattro

Ecco che cosa succederàdi GABRIELE DI DONFRANCESCOABBONATI A10 luglio 2020Lucca Comics & Games si farà, dal 29 ottobre al 1 novembre, queste le date: un giorno in meno degli anni scorsi. Per la prima volta, arriverà addirittura sulla televisione nazionale, sui canali di Rai Play, Rai 4, Rai Sport e Radio 2. A dimostrazione di come un festival nato da appassionati sia ormai a tutti gli effetti una ricchezza del territorio, una cosa di tutti, tanto da interessare il servizio pubblico.

Così, insomma, la fiera del fumetto più grande d’Europa cerca di convivere con il virus. Non ci saranno le folle di oltre 700 mila visitatori a cui Lucca era abituata, cada la pioggia o brilli il sereno. Né si staccheranno gli oltre 270 mila biglietti della scorsa edizione: i record sono rimandati all’anno venturo. Lo sanno bene gli organizzatori e il sindaco, Alessandro Tambellini, che spiega: “Accoglieremo un numero di persone sufficiente per vivificare una città che attende quell’evento con grande speranza”. Ma che sarà inevitabilmente in perdita rispetto alle passate edizioni.

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#ripartiamoinsieme #turismoitaliano

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La parte in presenza di Lucca sarà con incontri a numero chiuso quando e se possibile all’aperto, recuperando più luoghi adeguati possibile. Quella digitale punterà invece sul fandom. La comunità degli appassionati di fumetti e giochi su cui si basa la fiera è tra quelle storicamente più attive in rete. Non solo dirette, dunque, ma, dicono gli organizzatori, sarà prevista anche la partecipazione a distanza degli spettatori, magari con programmi appositi ed eventi esclusivi a pagamento. Una possibilità per moltiplicare il pubblico e ampliarlo rispetto a quello tradizionale.

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L’obiettivo è, e sarà, crossmedializzare l’evento crossmediale”, dice Emanuele Vietina, direttore del festival, “e offrire quello che Lucca solitamente dava in un unico momento, stavolta attraverso molteplici piattaforme la cui somma possa produrre ‘l’effetto Lucca’”. Questo effetto è in fondo l’ultima incarnazione, in ordine di tempo, delle fiere medievali – come medievale è del resto il centro della cittadina.

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 Ma c’è un’altra novità che allarga ancor più la fiera al resto d’Italia.

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Visto che la maggior parte dei visitatori non potrà essere a Lucca, perché non disseminare il festival in tutta Italia?

“A Lucca mai!”,a fantascienza era cosa d’altri paesi. Fosse davvero atterrato un ufo, a voler esser letterali, saremmo tutti più felici. E invece è arrivata la pandemia. Pazienza. Una comunità di gamer e lettori ferrati in tema di catastrofi saprà certo muoversi bene in questo scenario. Le prossime informazioni per orientarsi nella Lucca dell’era Covid arriveranno a fine luglio. A settembre si saprà di più sui biglietti. Preparate intanto i costumi, spolverate i mantelli, restaurate le armi giapponesi e gli anelli di Mordor ossidati per le intemperie dello scorso inverno. A Lucca si ritorna. In un modo o nell’altro.

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