Comprare casa all’estero: da Lisbona a Stoccolma, i quartieri su cui puntare

L’epidemia di coronavirus ha frenato il mercato residenziale in tutta Europa. Eppure in alcuni Paesi torna interessante investire. Ecco come muoversi

di Paola Dezza

(Pascale Gueret - stock.adobe.com)
(Pascale Gueret – stock.adobe.com)

3′ di lettura

Il Covid-19 non ha risparmiato nessun Paese europeo. Tutti dovranno fare i conti con l’impatto pesante della pandemia, anche sul mercato immobiliare. Alcune Nazioni dovranno sommare gli effetti negativi del coronavirus a una situazione già precaria sul fronte degli immobili residenziali, altre invece riusciranno a contenere i danni. Ci sono quindi realtà nelle quali vale la pena investire nei prossimi anni in un appartamento da mettere a reddito o da comprare per i figli che vogliono studiare all’estero. O ancora per passarci vacanze e weekend, se la città in questione è vivace e risponde alle nostre esigenze in tempi di offerta per il tempo libero?

Sono mercati che possono offrire anche occasioni di acquisto in questo momento in cui il segmento abitativo si è fermato un po’ ovunque. Anche gli acquisti degli italiani all’estero hanno subìto uno stop in questi mesi tanto da crollare a 7mila unità compravendute dalle 43mila del 2019 e dalle 48mila del 2018.

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L’estero preferito all’Italia per la seconda casa

Negli ultimi 20 anni, secondo le analisi di Scenari Immobiliari, gli italiani hanno comprato più seconde case all’estero che in Italia. Una tendenza che ha invertito la rotta in questo 2020. Secondo le rilevazioni annuali di Scenari Immobiliari dal 2000 a oggi sono state comprate oltrefrontiera circa 650mila case, contro il mezzo milione comprato nel nostro Paese.

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