Viaggiando nel tempo

Salve a tutti!!! Oggi vi parlerò del forte legame che ha la Toscana con il medioevo e gli eventi rievocativi così faremo un bel salto culturale indietro nel tempo. Queste feste riempiono quasi tutti gli spazi vuoti sul calendario dando sempre la possibilità di festeggiare e partecipare ad rievocazioni storiche che hanno radici profonde nel passato e, che ancora oggi non ci stanchiamo di riportare in vita.

Partiamo dal Capodanno Pisano, con qualche mese di ritardo, più precisamente il 25 Marzo, e so che può sembrare strano ma anticamente nei Granducati di Toscana venivano usati calendari diversi da città in città quindi, come in questo caso, i giorni delle festività potevano celebrarsi in momenti diversi. Grazie alla volontà e la curiosità di riscoprire le tradizioni, dagli anni ‘80 furono riproposte manifestazioni folcloristiche, tra cui l’ente promotore di questa festa, ovvero conosciuto con il nome proprio della rievocazione il Gioco del Ponte; si tratta di una sfida tra i due quartieri di Tramontana e di Mezzogiorno che si fronteggiano spingendo dalle due parti una grande slitta posta sul Ponte di Mezzo sul fiume Arno. Proprio per questo si è impostata la giornata del Capodanno Pisano, festa che inizia due giorni prima del “nuovo anno” allestendo cortei con i meravigliosi costumi del periodo storico, mostre a tema dei lavori artigianali e combattimenti con armi che raffigurano la quotidianità del medioevo, giochi di ruolo a cui grandi e piccini possono partecipare per immergersi appieno nel passato ed infine l’emozionante luminaria sui Lungarni che fa riflettere gli storici palazzi nel fiume Arno, proprio come nell’estiva festa patronale di San Ranieri. Il tutto si può ammirare pasteggiando in uno dei tanti ristoranti della città che servono piatti storici, tradizionali e a volte vere e prorprie ricette del Medio Evo. L’evento porta in festa tutti gli angoli, stradine e piazze della città tra cui la Piazza dei Miracoli dove viene celebrata, nel giorno del capodanno, all’interno del Duomo una breve cerimonia religiosa che finisce precisamente a Mezzogiorno poichè l’inizio dell’Anno Pisano è scandito da un orologio solare sito all’interno del Duomo. Dopodichè gli sbandieratori e i musicisti si radunano in Piazza dell’Arcivescovado per salutare il popolo pisano e la giornata si conclude con uno spettacolo di fuochi d’artificio lanciati dalle barche sull’Arno.

Gioco del Ponte | Pisa Quartieri Programma Motti Origini
Capodanno Pisano (Pisan New Year's) - Toscana Holiday Village

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Altra festa sul nostro calendario è la Giostra del Saracino, torneo equestre che avviene due volte all’anno nella città di Arezzo. Le date della festa sono due per poter celebrare due santità importanti, il penultimo sabato di Giugno per San Donato patrono di Arezzo e la prima domenica di Settembre per la Madonna del Conforto protettrice della città, sempre allestite nella Piazza Grande. La Giostra è una competizione cavalleresca di origine medievale che consiste nel colpire un bersaglio, posto sullo scudo che il Buratto (un automa girevole che impersona il “Re delle Indie”) tiene sul braccio sinistro, con un colpo di lancia al termine di una veloce corsa a cavallo. Il tutto senza farsi colpire dal mazzafrusto imbracciato dal Buratto stesso nel braccio destro, il quale viene azionato da un meccanismo a molla. In principio, probabilmente, questo cavalcare contro un fantoccio era un esercizio militare, e nel tempo si sarebbe trasformata in una manifestazione nella quale si sfidavano i cavalieri durante particolari celebrazioni o semplicemente per dimostrare la propria abilità. Il 7 agosto del 1931, festa di San Donato, venne celebrata la prima edizione della Giostra in età moderna introducendo la competizione tra i quartieri: Porta Crucifera, Porta del Foro, Porta Sant’Andrea e Porta Santo Spirito. L’evento viene anticipato dall’esibizione degli sbandieratori accompagnati da musicisti facendo da sfondo all’entrata di tutti i partecipanti al corteo storico, così sfilando in costumi storici medievali tra cui anche quelli che rappresentano i Quartieri distinguendosi nei loro colori, diversi per ogni gruppo. Vince la Giostra del Saracino il Quartiere che realizza il punteggio più alto durante le varie corse e sfide e al Rettore del Quartiere vincitore è consegnata la Lancia d’oro che poi viene portata in trionfo per le vie della città fino al Duomo.

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La Giostra del Saracino - Relais La Torre
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Altro evento medievale nel mese di Giugno si rievoca nella città di Firenze, unico nel suo genere, perchè viene riportato alla luce la nascita di un gioco che tutti conoscete benissmo, il calico. Il Calcio Storico Fiorentino conosciuto anche come calcio in livrea o calcio in costume è una disciplina sportiva che viene giocata a squadre con un pallone gonfiato ad aria e, anche se considerato il padre del calcio attuale, somiglia molto di più al rugby. Si dice che questo sport nasca da un gioco praticato dai Romani chiamato in latino Harpastum, ma le prime fonti che ne parlano risalgono al tardo-medioevo e si diffuse così tanto tra i giovani fiorentini, soprattutto nella seconda metà del Quattrocento, che col passare del tempo cercarono di renderlo più organizzato dandogli delle regole e praticandolo solo nelle piazze più grandi della città. I giocatori andavano dall’età di 18 ai 45 anni ed erano perlopiù nobili che indossavano livree di lusso, così dando il nome al gioco, e le partite venivano organizzate soprattutto nel periodo del Carnevale ma non solo, la più importante è quella giocata durante l’assediamento da parte di Carlo V nel 1530. Solo per un altro secolo se ne ebbe notizie dopodichè per duecento anni questo sport organizzato scomparse per poi rinascere nel 1930 per l’anniversario dell’assedio di Firenze. Fu introdotto, su iniziativa del gerarca fascista Alessandro Pavolini, il primo torneo tra i quartieri della città: Santo Spirito, Santa Croce, Santa Maria Novella e San Giovanni; divenendo così la manifestazione rievocativa più importante della città. Attualmente le partite si svolgono durante i festeggiamenti di San Giovanni Battista, patrono di Firenze, in Piazza Santa Croce.

A giugno torna a Firenze l'appuntamento con il Calcio Storico Fiorentino

Ovviamente questi non sono gli unici eventi di tipo medievale, anche nei borghi, nei paesi più piccoli dell’intera regione Toscana, vengono rievocati gli stili, i costumi e le usanze del periodo con bancarelle artigianali e giochi che rappresentano il medioevo come il tiro con l’arco.

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Tutto ciò è un tripudio di cultura, divertimento e occasioni per conoscere la nostra storia popolare ed è per questo che non vedo l’ora di poter tornare a festeggiare uno dei periodi più importanti della nostra cara Italia. Speriamo insieme che quel giorno non sia troppo lontano.

A presto

Rachele Morganti

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